Se nel corso della storia la donna ha attraversato innumerevoli fasi evolutive, sia interiori che sociali. Oggi, nel ventunesimo secolo, ci troviamo di fronte a una nuova chiamata: quella dell’evoluzione multidimensionale. Un passaggio che va oltre la semplice trasformazione e oltre il viaggio di rinascita a cui la donna è naturalmente predisposta. Un portale che ci consente l’ascensione verso l’ottava superiore dell’alchimia femminile: la rinascita della Fenice.
La fabbrica della Vita Universale
Le fatiche della donna: il fuoco della trasformazione
La Donna è una creatura straordinaria e complessa, piena di contraddizioni. E’ l’esemplare della specie umana che reca intrinseca la “la fabbrica della vita”. Come altri mammiferi del regno animale, gesta i suoi cuccioli e poi li allatta, alimentandoli attraverso il proprio corpo.
Essa stessa genera l’alimento che permetterà al cucciolo di sopravvivere e crescere. Lo accompagnerò fino ad essere in grado di metabolizzare altri alimenti; che potrà, in seguito, reperire da solo.
Eppure, nonostante sia essa così importante per la riproduzione e la sopravvivenza della specie e, ben oltre le sue evidenti caratteristiche trascendenti; per secoli, la donna è stata repressa; ridotta al silenzio; confinata in ruoli prestabiliti. Culturalmente, le è stato detto come comportarsi, cosa desiderare, chi essere. E’ stata strumentalizzata, abusata, manipolata e in alcune culture persino mutilata per evitarle il piacere.
Questa oppressione ha generato due risposte: da un lato, la sottomissione e l’oblio di sé; dall’altro, la ribellione distruttiva, spesso guidata dal risentimento e dalla rabbia.
Una risposta passiva, che ha visto la donna rimpicciolita, silenziata e nascosta per “evitare problemi”.
Una risposta aggressiva che invece ha esploso violenza e castrazione, impugnando armi di lotta per “eliminare il nemico”
Tuttavia la vera potenza femminile non è nella lotta cieca, né nell’adattamento passivo. Bensì nell’assertivo fuoco della consapevolezza. La potenza è nell’alchimia interiore che permette alla donna di riconoscere il suo valore senza bisogno di conferme esterne.
La Fenice non combatte con le armi dell’ego, ma con la conoscenza di sé e la capacità di trasformare il dolore in saggezza.
La Fenice
Dalla Farfalla alla Fenice: due alchimie a confronto
Per rappresentare la trasformazione, soprattutto quella femminile, è spesso utilizzata l’immagine della farfalla.
Prima il bruco, goffo e informe, striscia e si muove in una bidimensionalità limitante. Questa dimensione viene associato ad una fase di inconsapevolezza di sé.
Si trasforma poi in crisalide, una fase ibrida e misteriosa. In questa fase non è già più bruco, ma nemmeno ancora farfalla. (Ciò che in alchimia si definisce “solve et coagula”).
Infine esce dal guscio della crisalide completamente trasformato in una farfalla. Ora non soltanto è piena di colori, ma è una creatura tridimensionale totalmente diversa da prima. Ora può addirittura volare!
Questo è a tutti gli effetti un processo alchemico di trasformazione che descrive un passaggio da 2 a 3 dimensioni. E’ un ciclo che, nella trasformazione femminile, vediamo nel passaggio da bambina a donna capace di generare la vita. Un ciclo di trasformazione naturale, animale, materiale. La farfalla non potrà mai più tornare ad essere bruco, né tantomeno conserva in sé nulla di codesto. E’ semplicemente una creatura nuova e diversa.
La Fenice, invece, incarna l'alchimia trasformativa in un’ottava superiore
Il fuoco della Luce interiore
La fenice infatti non si limita a trasformarsi, né si muta in un animale diverso. Essa brucia se stessa e rinasce più forte, imparando dalle proprie ceneri.
È il simbolo della donna del III Millennio che attraversa le prove della vita. Attraversando le ingiustizie sociali e culturali e le fatiche fisiche, senza mai dimenticarsi di sé.
Senza necessità di diventare diversa. Senza necessità di aderire, dunque, alle strumentalizzazioni di cause altrui. In sintesi cause e situazioni che la vogliono ora più magra; ora più bella; ora più guerriera; ora più brava; ora più realizzata; ora più vittima e così via.
Piuttosto la donna fenice rimane autentica, rinascendo a se stessa in una versione integrata delle sue nuove esperienze.
La Fenice non dipende da nessuno per la sua rinascita: la sua forza è interiore, autonoma e ciclica.
Verso una nuova consapevolezza: la chiamata della Fenice
Femminile Sacro
Essere autentiche oggi significa non lasciarsi ridurre a strumenti di battaglie altrui. Battaglie spesso dal retrogusto commerciale o, peggio ancora, politico. Che poco hanno a che fare con la donna e le sue reali possibilità e i suoi diritti.
Significa riappropriarsi del proprio sentire profondo, della propria visione, e trasformarla in azione. La donna del III millennio non ha bisogno di dimostrare nulla: è già potente nel momento in cui sceglie di rimanere fedele a sé stessa.
Per questo è fondamentale che ogni donna si impegni in un percorso di crescita interiore. Che esplori la propria alchimia femminile, riconoscendo le proprie ferite per trasformarle in forza.
Partecipa alla ri-E-voluzione femminile del III millennio
Se questo messaggio risuona dentro di te, se senti che è giunto il momento di risvegliarti alla tua vera essenza, ti invito a partecipare al Webinar gratuito per la Donna del III Millennio. Un viaggio dentro la tua stessa Fenice, per riscoprire la tua potenza e rinascere più forte che mai. Questo tempo di grande ascensione ha bisogno della versione più alta di TE
Riscopri la Fenice che è in te. Il tempo della vera alchimia femminile è arrivato.
Con amore Fiammetta ♥
Testi suggeriti:
Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi – Un viaggio nell’istinto e nella saggezza femminile.
Rudolf Steiner, Il femminile nella spiritualità – Riflessioni sulla dimensione multidimensionale della donna.
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